giovedì 1 dicembre 2011

SU LA TESTA 2011 ! ! ! !


Come in tutti gli eventi organizzati da mesi alla fine tutto sembra piombare all’improvviso. Infatti comincia oggi SU LA TESTA, il festival organizzato ad Albenga dall’Associazione Culturale ZOO.

Quella che 6 anni fa era una chiacchiera al bar, complice qualche aperitivo di troppo, è diventata una vera e propria sfida con e per la città e, ora che la rassegna si è confermata negli anni, si può cominciare a dire che sia una realtà.

Le mail ricevute dicono che il pubblico ormai arriva da ogni parte del Nord Italia; da Milano, Torino, Genova, Bologna… premiando le scelte artistiche e lungimiranti di un festival nato per essere low cost. Negli anni artisti del calibro di Paola Turci, Gianmaria Testa, Baccini, Meg si sono alternati sul piccolo palco del teatro Ambra venendo quasi gratis per venire incontro alla passione evidente che nota chiunque si avvicini a Su la testa. L’anno scorso il festival si è permesso il lusso di anticipare l’Italia e il mondo facendo conoscere con qualche mese di anticipo il talento di Raphael Gualazzi protagonista di un indimenticabile concerto.

Per non parlare degli ospiti internazionali, da Jono Manson a Ron Lasalle, Ndidi ‘O e John Pointer, Ginger Leigh e Gustav Haggren; ospiti dal Texas, dal Canada, dalla Svezia, dal Galles. Su la testa non ha mai abbassato il tiro e non ha mai puntato a ospiti banali cercando sempre il giusto equilibrio tra cultura, divertimento e socialità.

Il nostro obiettivo dichiarato è fornire anche alla Provincia la voglia e la speranza di non essere periferia dei percorsi culturali e musicali di qualità fornendo anche qui gli strumenti critici e conoscitivi per sviluppare un proprio gusto personale demassificato.

Si passerà dal nuovo concetto di musica classica dei Gnu Quartet al rock d’autore di Dellera, dalla nuova tendenza confidenziale di Mauro Ermanno Giovanardi alla voce angelica di Chiara Canzian, dalla rivelazione ligure Chiara Ragnini al pop frizzante di Amelie, dall’affiatamento sbarazzino dei Selton alla raffinata ironia della Banda Elastica Pellizza, dal country folk della statunitense Tori Sparks alle atmosfere rarefatte del progetto Discoverland di Pier Cortese e Roberto Angelini e senza dimenticare il divertente folk dei Sans Papiers.

Tre giorni di un festival in cui la musica è cuore pulsante e energia pura nell’aria. Un’atmosfera elettrica, carica, piena di propositi e di futuro.

Intorno alla musica nel tempo sono cresciute attività collaterali; il teatro, quest’anno curato dalla scuola di recitazione di Enrico Aretusi della Valigia del Comico; l’arte, la fotografia, la multimedialità.

Succosissima la novità di quest’anno con l’apertura al cinema e la presenza in sala e in un apposito incontro organizzato per sabato alle ore 17 a Palazzo Scotto Niccolari di Adriano Sforzi, regista ingauno di adozione e recentissimo vincitore del David di Donatello per il suo cortometraggio “Jody delle giostre”.

Non sarà trascurata l’attualità con il caso di Tomaso ed Elisabetta, la difficile situazione del Brixton, iniziative a sostegno degli alluvionati e le iniziative delle associazioni ingaune.

Il Festival conta sul patrocinio di Regione Liguria, Provincia di Savona e Comune di Albenga ma si regge solo sulle proprie forze e sul sostegno della credibilità acquisita presso gli sponsor locali, spesso anche piccoli negozi, che non hanno mancato di sostenere un azzardo tanto meritevole.

Come in tutte le migliori rassegne non mancherà un animatissimo dopo festival.

Scenografia, regia, animazione e presentazione dello spettacolo sono affidati ai ragazzi dell’associazione che prestano gratuitamente e volontariamente la propria passione e il massimo impegno senza scopo di lucro e divertendosi.

Non ho parole per ringraziare tutte le persone che hanno avuto anche un solo gesto di rispetto o attenzione per i nostri sforzi.

SU LA TESTA A TUTTI!!!

SERGIO PENNAVARIA VINCE IL CONTEST !!!!


Un contest di livello ha anticipato il festival che si apre domani sera all'Ambra.
Ogni serata ha vissuto una propria atmosfera e in più occasioni si è formata una ottima interazione tra artisti e pubblico.
L'evento, organizzato dal Circolo Brixton presso il Punto di incontro Italo Calvino di Loano, si è svolto in quattro serate domenicali
in cui si è respirata a pieni polmoni l'atmosfera di confronto e convivialità che nulla ha lasciato a competitività e tensioni che sarebbero state fuori luogo.
Sono state molto apprezzate le radici folk americane dei fratelli Oliveri che avevano già partecipato al contest qualche anno fa ed hanno dimostrato una sicura crescita soprattutto dal punto di vista dell'essenzialità e riconoscibilità della loro musica.
I Cabbage Cafè, divertenti e ironici al punto giusto, hanno dimostrato un ottimo equilibrio sul palco e una buonissima interazione; a volte corrosivi a volte ammiccanti hanno strappato la giusta dose di riflessione e di sorrisi tra il pubblico.
Eugenio Ripepi, di cui si apprezza l'ottimo cd di esordio, seduto sulla sedia ha una maturità espressiva sicura e una suggestiva presenza scenica frutto di anni di teatro. Infatti Eugenio è un artista a 360 gradi e, tutti siamo convinti, di grande futuro.
Gli Edgar Cafè probabilmente sono stati il gruppo che, in questo contest, più ha osato in termini di ricerca e orizzonti musicali. Una grande chitarra ha ben definito le coordinate della band che è in linea con le migliori suggestioni delle musica internazionale. Anche loro hanno un disco bellissimo e ben strutturato.
Alex Bartolo, cantautrice brianzola di casa in Liguria, voce eterea e sospesa, chitarra semplice e diretta, ha ammaliato con le sue canzoni, specchio di un individualità a volte tormentata ma sempre lucida e originale sorretta da testi molto interessanti.
Michele Savino scorrazzando sul pianoforte a tutte le velocità è piaciuto per la verve e il carattere dei suoi pezzi ben suonati e ottimamente strutturati con molti cambi di ritmo che stimolano il buon umore; la sua performance è stata indimenticabile.
La Grockbanda, combo incredibile tra musica, circo e teatro, ha fatto un trambusto memorabile con suoni allucinanti e meravigliosi. Una esibizione davvero diversa e fantasmagorica.
Alla fine, sul filo di lana, il contest sentito il parere dei ragazzi del Brixton e del Calvino, se l'è aggiudicato Sergio Pennavaria. Il cantautore di origine siciliana, sorretto da una fantastica band ha coinvolto tutti e sicuramente il suo disco "Senza lume a casaccio nell'oscurità" uscito in questi giorni potrà essere un grande rivelazione. Tutto ha convinto di questi ragazzi dalla voce ai testi alle canzoni e senza trascurare la presenza scenica sul palco.
Tutti queste band e questi artisti meriterebbero il palco dell'Ambra ma sicuramente meriterebbero più spazi per potersi esprimere e lasciarsi apprezzare. L'associazione culturale ZOO è orgogliosa di averne creato uno e spera di essere stata da stimolo ed energia.
Ora comincia Su la testa.