La prima volta che ho visto Sirianni si era al Ferrocarril.
Fu una serata magica. Il locale non era pieno. Credo ci fosse la notte bianca a Sanremo.
A volte un pubblico scarno è un pubblico freddo e una serata sbagliata ma quella sera Federico e la sua band ci conquistarono;uno alla volta ci girammo a vederlo sogghignare sotto il cappello.
La musica calda e diretta avvolse il club e alla fine comprai il cd.
Cd che vi consiglio. L'ho tolto ieri dall'automobile proprio perchè era mesi che monopolizzava l'auoradio.
In generale si tende a ridurre le novità a timbri conosciuti e perciò non si farà fatica ad accettare di citare Tom Waits,Vinicio Capossela e lo stesso Folco Orselli per rimanere nei dintorni di Sù la testa 2006 ma faremmo torto alla verità a dimensionare per modelli la musica di Federico.
Intanto sono da registrare nell'elenco delle originalità le sbandate balcaniche e francesi e poi le accelerazioni della Rakja ma anche e sempre il marchio del centro storico di Genova che colora di alcol e odora di topi morti ma riproduce anche quel crocevia di mala e di mare che è nel cuore di ogni ligure.
Dovessimo fermarci ai curriculum dovremmo annoverare le partecipazioni al Tenco del 1993 ma anche la sua vittoria al Premio Regionale Ligure del 1994.
Poi comincia a contaminarsi,prima esibendosi con Kessisoglu e Bizzarri (sì,certo,le iene...) e girando tutto il mondo musicale dall'oriente al teatro giunge fino al festival della musica di Mantova e soprattutto solo l'anno scorso vince il premio della critica al festival di Recanati (per il brano "alle 7 della sera").
Ma col cavolo che ci fermiamo alle note biografiche,da lì al limite potremmo partire ma non senza il sorriso ironico e dolce di un cantautore da salvare; un mondo da rivivere e un bicchiere da bere insieme.
Signore e signori Sù la testa per Federico Sirianni,per la sua spada acustica affilata di ironia e ubriaca di fantasia.