Un contest di livello ha anticipato il festival che si apre domani sera all'Ambra.
Ogni serata ha vissuto una propria atmosfera e in più occasioni si è formata una ottima interazione tra artisti e pubblico.
L'evento, organizzato dal Circolo Brixton presso il Punto di incontro Italo Calvino di Loano, si è svolto in quattro serate domenicali
in cui si è respirata a pieni polmoni l'atmosfera di confronto e convivialità che nulla ha lasciato a competitività e tensioni che sarebbero state fuori luogo.
Sono state molto apprezzate le radici folk americane dei fratelli Oliveri che avevano già partecipato al contest qualche anno fa ed hanno dimostrato una sicura crescita soprattutto dal punto di vista dell'essenzialità e riconoscibilità della loro musica.
I Cabbage Cafè, divertenti e ironici al punto giusto, hanno dimostrato un ottimo equilibrio sul palco e una buonissima interazione; a volte corrosivi a volte ammiccanti hanno strappato la giusta dose di riflessione e di sorrisi tra il pubblico.
Eugenio Ripepi, di cui si apprezza l'ottimo cd di esordio, seduto sulla sedia ha una maturità espressiva sicura e una suggestiva presenza scenica frutto di anni di teatro. Infatti Eugenio è un artista a 360 gradi e, tutti siamo convinti, di grande futuro.
Gli Edgar Cafè probabilmente sono stati il gruppo che, in questo contest, più ha osato in termini di ricerca e orizzonti musicali. Una grande chitarra ha ben definito le coordinate della band che è in linea con le migliori suggestioni delle musica internazionale. Anche loro hanno un disco bellissimo e ben strutturato.
Alex Bartolo, cantautrice brianzola di casa in Liguria, voce eterea e sospesa, chitarra semplice e diretta, ha ammaliato con le sue canzoni, specchio di un individualità a volte tormentata ma sempre lucida e originale sorretta da testi molto interessanti.
Michele Savino scorrazzando sul pianoforte a tutte le velocità è piaciuto per la verve e il carattere dei suoi pezzi ben suonati e ottimamente strutturati con molti cambi di ritmo che stimolano il buon umore; la sua performance è stata indimenticabile.
La Grockbanda, combo incredibile tra musica, circo e teatro, ha fatto un trambusto memorabile con suoni allucinanti e meravigliosi. Una esibizione davvero diversa e fantasmagorica.
Alla fine, sul filo di lana, il contest sentito il parere dei ragazzi del Brixton e del Calvino, se l'è aggiudicato Sergio Pennavaria. Il cantautore di origine siciliana, sorretto da una fantastica band ha coinvolto tutti e sicuramente il suo disco "Senza lume a casaccio nell'oscurità" uscito in questi giorni potrà essere un grande rivelazione. Tutto ha convinto di questi ragazzi dalla voce ai testi alle canzoni e senza trascurare la presenza scenica sul palco.
Tutti queste band e questi artisti meriterebbero il palco dell'Ambra ma sicuramente meriterebbero più spazi per potersi esprimere e lasciarsi apprezzare. L'associazione culturale ZOO è orgogliosa di averne creato uno e spera di essere stata da stimolo ed energia.
Ora comincia Su la testa.
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