mercoledì 26 novembre 2008
I giorni della festa!
La festa è arrivata.
Dopo mille discussioni,riunioni e progetti è arrivato il momento del brindisi inaugurale.
Un ringraziamento enorme a tutto lo staff che è stato magnifico e disponibile. Ragazze e ragazzi meravigliosi che nonostante i propri tanti e gravosi impegni hanno trovato il tanto tempo necessario a preparare un Festival del genere.
Oggi è una giornata decisiva ma contiamo davvero di essere pronti per domani sera alla ore 21 a regalare tre giorni davvero diversi e divertenti.
Auguro ad ognuno di loro di vivere con rilassatezza e felicità ogni momento di questi tre giorni e spero che siano orgogliosi di quello che hanno fatto.
Albenga,anche in questi giorni,ha molti problemi ma noi forse siamo riusciti a farne parlare in modo diverso.
Sappiamo che sta arrivando molta gente e speriamo di rendere un bel servizio alla città e al centro storico.
A questo punto è un dettaglio ma spero che il pubblico sia numeroso e soprattutto in grado di ricreare l'atmosfera dell'anno scorso.
SU LA TESTA AMICI ! ! !
SU LA TESTA ALBENGA ! ! !
Un grande benvenuto a tutti quelli che stanno arrivando!
venerdì 21 novembre 2008
Una settimana!
Mancano pochi giorni al Festival organizzato dall’associazione culturale ZOO al Cinema Teatro Ambra in Via dell’Archivolto del Teatro nel centro storico di Albenga e nuovi dettagli si aggiungono alle anticipazioni.
La prevendita nella storica Libreria San Michele di Via Ricci procede con buon ritmo e confidiamo in un buon successo di pubblico. Il crescente successo della manifestazione è un piccolo miracolo tenendo conto che è frutto soltanto di passione, testardaggine e dell’incoscienza di un numero relativamente ristretto di soci. L’Associazione culturale ZOO infatti è nata solo poco più di due anni fa dopo un po’ di discussioni tra amici e, quasi, per scommessa.
Dopo così poco tempo SU LA TESTA è già stabilmente inserita nel novero dei festival musicali nazionali ed apprezzati per la loro ospitalità. Tanto è anche dovuto al fascino del centro storico di Albenga. Non c’è stato artista, anche internazionale, che non ne sia rimasto incantato.
Le cantautrici americane hanno scaricato i loro rullini e colmato i propri siti di ricordi fotografici delle atmosfere incantate della notte tra le torri. Flavio Giurato si perse tra i vicoli ammaliato dalla loro poesia e Meg che doveva ripartire subito passò tutto il giorno dopo l'esibizione nel centro storico apprezzandolo molto.
Albenga ha dei posti meravigliosi,basta farli vedere dal lato giusto.
Intanto il tabellone degli artisti si è arricchito anno dopo anno e, in questa terza edizione, un personaggio del calibro di Francesco Baccini sarà ospite d’onore della serata inaugurale di Giovedì 27 Novembre; l’artista genovese ha esordito proprio venti anni fa (1998) con il singolo “Mamma dammi i soldi” e da allora ha tracciato una personalissima storia artistica che va dal Festival di Sanremo al Tenco,dai reality alle collaborazioni con mostri sacri della musica come Jannacci e De Andrè senza mai perdere un briciolo della sua umanità e sapendo mantenere il proprio sguardo disincantato sulla realtà.
Il Festival però intende intraprendere un viaggio che attraversi ogni genere musicale rappresentandone al meglio la proposta. La canzone d’autore è sicuramente degna protagonista quest’anno con Max Manfredi (previsto per Giovedì 27 Novembre) e Gianpiero Alloisio ( previsto per Sabato 29 Novembre ). Max Manfredi presenterà la propria recente uscita discografica “Luna persa” mentre Gianpiero Alloisio il suo ultimo cd “storia della meraviglia” in cui ha collaborato lo scrittore Maurizio Maggiani. Ma entrambi hanno una storia musicale così ricca e intensa che va oltre ad ogni concezione limitativa di pura e semplice presentazione dell’ultimo lavoro.
Anche la musica internazionale ha un ruolo importante con ospiti provenienti da Gran Bretagna e Stati Uniti. Nello specifico c’è attesa per John Pointer (Sabato 29 Novembre), polistrumentista eclettico eccezionalmente bravo a reinventare il concetto di “one man band” grazie alle sue abilità straordinarie, e Wendy Colonna ( Venerdì 28 Novembre ) che rinvigorirà il concetto tradizionale di folk song americana con la sua grazia ed energia. Jack Harris (Giovedì 27 Novembre) ,gallese, è invece una scommessa del festival sia per la sua giovane età, classe 1986, che per la crescente attenzione che sta attirando nell’ambiente la sua voce calda ed espressiva.
Ma non sono state trascurate le nuove direzioni della musica con la speciale esibizione di Beatrice Antolini (Venerdì 28 Novembre) , genietto di una musica che non si può definire se non con il nome della sua creatrice; sebbene giovanissima Beatrice è già al terzo disco e sembra essere l’unica italiana a poter ricondurre alla mente le influenze di Tori Amos o Bjork.
C’è poi una spruzzata di cabarock con I Belli Fulminati Nel Bosco ( Venerdì 29 Novembre) e il giro del mondo in tre giorni si completerà con l’etnica di Esmeralda & il Barrio Electrico ( Sabato 29 Novembre ) . La manifestazione ha il patrocinio di Comune di Albenga,Provincia di Savona e Regione Liguria oltre alla preziosa collaborazione della Palazzo Oddo srl.
La direzione artistica conferma la presenza di altri ospiti, anche internazionali, a sorpresa che si esibiranno fuori cartellone e le incursioni degli attori della compagnia teatrale “La Valigia del Comico” che reciteranno brevi brani classici e scritti per l’occasione.
Giovedì 27 Novembre sul palco sarà anche premiata la band savonese Il Ponte Di Zan che ha vinto il prestigioso concorso SU LA TESTA CONTEST svoltosi al Circolo Raindogs di Via Chiodo a Savona.
La presentazione è curata con goliardia dai ragazzi dello staff con soluzioni creative e spiazzanti.
Per ogni info è disponibile il sito dell’associazione ( http://upyourhead.blogspot.com/ ) e un contatto diretto tramite mail presso zoo@albenga.com .
mercoledì 19 novembre 2008
PASSA PAROLA
Il tempo vola. E a volte sembra tutto a posto mentre altre volte pare che si sia in un ritardo di almeno due mesi.
Gli eventi,gli incastri,le telefonate,gli impicci,le scorciatoie,gli equivoci,i problemi e le soluzioni si accavallano.
La confusione e l'ottimismo (cieco) si abbracciano.
Seguo con cuore le prove del gruppo scenografia,gli incontri del gruppo presentazione e i resoconti sulla preparazione delle esibizioni a carattere teatrale e con uguale ottimismo so per certo che poi tutto troverà la quadratura.
Succederà perchè ci sono le idee. E l'idea arriva.
Nel frattempo, sempre in "autogestione", prosegue la campagna attacca-locandine e distribuisci-depliant e finalmente ha preso il suo inizio la battaglia della prevendita. I biglietti stanno andando e questo da fiducia.
Stamattina ne ho già venduti sette. Senza nemmeno impegnarmi. Buon segno.
Una cosa mi sento di dirvela: su la testa ! passate parola!
lunedì 17 novembre 2008
LA VALIGIA DEL COMICO!
Vi voglio parlare della sorpresa. Non come categoria filosofica certamente, ma come sale nascosto fino all'assaggio di una pietanza gustosa.
E quindi stando attento a non svelare niente vi anticipo che anche quest'anno sarà un Festival con ospiti nazionali e internazionali (ops!) oltre il cartellone.
L'anno scorso la sorpresa fu l'esibizione di Zibba ma quest'anno le sorprese saranno molte di più. Almeno una a sera senza contare le incursioni teatrali,vere e proprie scorribande, che saranno messe in scena dagli attori de "La Valigia del Comico".
Questa compagnia è di recente formazione ma conta sull'esperienza degli attori che da anni si esibiscono per i teatri di Liguria.
Meritano attenzione e considerazione per il coraggio,la determinazione e la voglia di portare avanti il teatro amatoriale ad Albenga nella consapevolezza di saper divertire il pubblico che da anni li segue con passione.
Personalmente li seguo da tempo e senza eccezioni; men che meno per "La Gelosa",la loro ultima e recente interpretazione. Da anni ammiro il continuo perfezionarsi nell'ambito di un divertire costante. Un divertimento che nasce dall'amore per gli intrecci della commedia espresso con l'abilità del non-sense e l'architettura degli equivoci.
Alcuni li ho visti iniziare e diventare attori. Non poter fare a meno del teatro; e noi non possiamo fare a meno di renderli protagonisti del nostro spettacolo.
Interpreteranno brevi scritti. Tic della vita moderna. Alienazioni inconsapevoli del quotidiano. Sono stati scritti dallo staff di SU LA TESTA e proposti senza firma agli attori che hanno scelto il brano che più sentivano loro.
Invitiamo già fin d'ora chiunque segua questo blog a proporre brani brevi e recitabili per il prossimo anno . Potrebbero essere scelti e recitati sul palco di SU LA TESTA.
Tenete conto che la recitazione avviene su un palco piccolo e pieno di strumenti senza la possibilità di pianificare una scenografia che non sia improvvisata e quindi il lavoro degli attori è difficile ma anche quest'anno sicuramente sarà un'emozione.
Una in più.
venerdì 14 novembre 2008
SABATO 15 ZIBBA AL RAINDOGS !
E' domani il resident concert di Zibba al RAINDOGS!
Una data attesa da tutti i fans del nostro. Suonerà con gli ALMA LIBRE e come tutti i concerti in casa, sarà una data particola re e speciale.
Una data attesa da tutti i fans del nostro. Suonerà con gli ALMA LIBRE e come tutti i concerti in casa, sarà una data particola re e speciale.
Noi cercheremo di esserci e ricordiamo a tutti che anche presso il Circolo Raindogs sarà possibile acquistare in prevendita biglietti per il Festival SU LA TESTA.
Le prevendite ufficiali sono infatti:
LIBRERIA SAN MICHELE
Albenga
Via Episcopio
LA CASA DEL DISCO
Alassio
V.V.Veneto 101
TUTTO MUSICA
Imperia
P.zza Unità Nazionale
CIRCOLO RAINDOGS
Via Chiodo
Savona
mercoledì 12 novembre 2008
Video, Mtv e Ipod killed the radio star?
Immagino che siate degli appassionati.
Immagino che siate tra quelle persone che raddrizzano la giornata con un bel disco e che diate un senso alle serate con un concerto.
Immagino che lo siate e che vi sentiate sempre più spesso dei piccoli UFO sperduti nella città.
Eppure tutto nasce da dei paradossi; il primo è legato al valore della parola “musica”. Già perché “musica”,come “democrazia” o ”Natale”, fa parte di quelle parole che hanno un significato positivo in sé. Fate una figuraccia in più; fermate venti persone che passano sotto casa vostra e chiedete loro se gli piace la “musica”. Probabilmente tutti e venti, soprattutto se giovani, risponderanno di apprezzare la musica, alcuni e non pochi vi diranno addirittura di amarla. Chi non ama la musica?
Già,ok, però chiedete alle stesse venti anzi estendete pure a cinquanta persone la domanda “quando è che hai speso gli ultimi 5 € per un disco,per un concerto o anche solo una rivista specializzata?” e poi raccontatemi il deserto che dovete attraversare.
Chiariamoci; che i dischi costino troppo,che i concerti siano lontani,costosi e mal organizzati,che le riviste specializzate eccetto pochi esempi siano poche,sconosciute e un po’ settarie è anche vero però dov’è quell’amore per la musica che tutti professano,quell’atteggiamento positivo verso la musica che tutti a sensazione dicono di provare?
La discoteca,il capo che va,il ristorante,le scarpe di moda sono tutti articoli a cui non rinunciamo in fondo e vuotiamo le nostre tasche semivuote per esserci ma quando si tratta di spendere venti euro per un disco beh allora insomma… alla fine non si tirano mica fuori. I paradossi si sprecano.
L’altro giorno guardavo uno di quegli inutili show su MTV,il vattelalpesca award chenneso,un quarto musica,un quarto sesso,un quarto pubblicità e un quarto autocelebrazione. E pensavo alla distanza che c’è tra la musica,per come la amo io,e quel baraccone.
Tra quei cappelli, quelle bellone sproprositate , quegli occhiali da star lo schermo vitreo del televisore si trasformava velocemente in un vero e proprio muro. Un ghetto di star, dove tutto è permesso immaginare dalla tua cameretta ma che è semplicemente irraggiungibile ed esclusivo. Un mondo che puoi solo guardare.
Non ce l’ho con la televisione ma con come la fanno; quei tipi di spettacolo hanno allontanato in realtà la musica dal mondo dei ragazzi. Creano “star” lontane dalla gente. Le case discografiche hanno fatto tutti gli errori che potevano fare in questo senso. Hanno trattato la musica come fossero gli oscar del cinema,alla ricerca spasmodica della stella che creasse il fenomeno di vendita e immancabilmente si sono zappati i piedi.
Ve lo dico io cosa dovevano e dovrebbero fare. Non è nemmeno difficile;dovevano scendere per strada a cercare nei locali, nelle provincie, nelle campagne i personaggi davvero carismatici e comunicativi dando supporto alla loro crescente popolarità e sorreggendola. Dovevano amplificare l’importanza di quegli appassionati illusi che ancora oggi aprono dei locali di musica dal vivo. Dovevano prendere le persone dai bar delle città,dalle cantine,dalle feste. E’ da lì che sono uscite le poche vere stelle della musica italiana.
E’ questo che manca in Italia: l’anello di congiunzione tra la musica suonata e la musica diffusa,tra l’appassionato e il prodotto musicale. Il risultato è che i giovani inglesi a venticinque anni hanno già fatto tre dischi e hanno casomai il problema di sentirsi vecchi mentre da noi dopo dieci-quindici anni di gavetta forse puoi quasi dissanguarti per produrre le canzoni che hai scritto dieci anni fa e in cui non credi nemmeno più tu.
Si sono invece creati due mondi paralleli e poco comunicabili. Una distanza abissale tra l’appassionato ormai costretto a cercare dischi che abbiano un minimo di sostanza su internet, a suonare nel bar dell’amico, a scrivere gratis nel giornale-riserva che lo ospita, e il ragazzino che segue come una telenovela il gossip musicale.
Il bello è che alla fine scambiano anche noi, puri e duri appassionati musicali, per quei ragazzini e finisce che i nostri coetanei ci guardano con pietà quando diciamo loro che siamo musicisti,giornalisti o collezionisti.
Il ragazzino, povero cristo, è davvero sfruttato. La sua psicologia adolescenziale,in crisi di natura,com’è naturale in un processo accelerato di crescita, viene comprata e venduta.
Eppure anche da lui c’è da imparare. Sì perché il ragazzino la “sua” musica la sostiene eccome. Spende tutta la paghetta per il disco dei Finley e prende il treno di nascosto per andarli a vedere. E’ giusto che di conseguenza i suoi idoli abbiano il loro momento di celebrità (sì,perche il ragazzino ha il coraggio di scaricarli mentre noi ci portiamo dietro certi fantasmi che non fanno un disco decente da dieci anni). Io invece conosco intenditori di musica che non spendono un soldo per la propria passione e ora che c’è internet più che mai.
Sono gli stessi appassionati che poi non vanno a vedere il concerto organizzato con fede,passione e fatica da uno dei pochi locali ”live” sopravissuti della città per guardare il reality della Ventura.
I veri rincoglioniti forse siamo noi. Noi che non ci sosteniamo e anzi, forse per reazione a Mtv, ci auto-ghettizziamo in un comodo insuccesso riscattato solo nella vecchia discoteca di casa che,anche se non aggiornata, ha ancora il suo valore.
Eppure dentro tutti sappiamo che le cose possono tornare a non girare in modo stupido. I paradossi non sono la realtà e, in qualche maniera, non possono durare. Speriamo bene.
Immagino che siate tra quelle persone che raddrizzano la giornata con un bel disco e che diate un senso alle serate con un concerto.
Immagino che lo siate e che vi sentiate sempre più spesso dei piccoli UFO sperduti nella città.
Eppure tutto nasce da dei paradossi; il primo è legato al valore della parola “musica”. Già perché “musica”,come “democrazia” o ”Natale”, fa parte di quelle parole che hanno un significato positivo in sé. Fate una figuraccia in più; fermate venti persone che passano sotto casa vostra e chiedete loro se gli piace la “musica”. Probabilmente tutti e venti, soprattutto se giovani, risponderanno di apprezzare la musica, alcuni e non pochi vi diranno addirittura di amarla. Chi non ama la musica?
Già,ok, però chiedete alle stesse venti anzi estendete pure a cinquanta persone la domanda “quando è che hai speso gli ultimi 5 € per un disco,per un concerto o anche solo una rivista specializzata?” e poi raccontatemi il deserto che dovete attraversare.
Chiariamoci; che i dischi costino troppo,che i concerti siano lontani,costosi e mal organizzati,che le riviste specializzate eccetto pochi esempi siano poche,sconosciute e un po’ settarie è anche vero però dov’è quell’amore per la musica che tutti professano,quell’atteggiamento positivo verso la musica che tutti a sensazione dicono di provare?
La discoteca,il capo che va,il ristorante,le scarpe di moda sono tutti articoli a cui non rinunciamo in fondo e vuotiamo le nostre tasche semivuote per esserci ma quando si tratta di spendere venti euro per un disco beh allora insomma… alla fine non si tirano mica fuori. I paradossi si sprecano.
L’altro giorno guardavo uno di quegli inutili show su MTV,il vattelalpesca award chenneso,un quarto musica,un quarto sesso,un quarto pubblicità e un quarto autocelebrazione. E pensavo alla distanza che c’è tra la musica,per come la amo io,e quel baraccone.
Tra quei cappelli, quelle bellone sproprositate , quegli occhiali da star lo schermo vitreo del televisore si trasformava velocemente in un vero e proprio muro. Un ghetto di star, dove tutto è permesso immaginare dalla tua cameretta ma che è semplicemente irraggiungibile ed esclusivo. Un mondo che puoi solo guardare.
Non ce l’ho con la televisione ma con come la fanno; quei tipi di spettacolo hanno allontanato in realtà la musica dal mondo dei ragazzi. Creano “star” lontane dalla gente. Le case discografiche hanno fatto tutti gli errori che potevano fare in questo senso. Hanno trattato la musica come fossero gli oscar del cinema,alla ricerca spasmodica della stella che creasse il fenomeno di vendita e immancabilmente si sono zappati i piedi.
Ve lo dico io cosa dovevano e dovrebbero fare. Non è nemmeno difficile;dovevano scendere per strada a cercare nei locali, nelle provincie, nelle campagne i personaggi davvero carismatici e comunicativi dando supporto alla loro crescente popolarità e sorreggendola. Dovevano amplificare l’importanza di quegli appassionati illusi che ancora oggi aprono dei locali di musica dal vivo. Dovevano prendere le persone dai bar delle città,dalle cantine,dalle feste. E’ da lì che sono uscite le poche vere stelle della musica italiana.
E’ questo che manca in Italia: l’anello di congiunzione tra la musica suonata e la musica diffusa,tra l’appassionato e il prodotto musicale. Il risultato è che i giovani inglesi a venticinque anni hanno già fatto tre dischi e hanno casomai il problema di sentirsi vecchi mentre da noi dopo dieci-quindici anni di gavetta forse puoi quasi dissanguarti per produrre le canzoni che hai scritto dieci anni fa e in cui non credi nemmeno più tu.
Si sono invece creati due mondi paralleli e poco comunicabili. Una distanza abissale tra l’appassionato ormai costretto a cercare dischi che abbiano un minimo di sostanza su internet, a suonare nel bar dell’amico, a scrivere gratis nel giornale-riserva che lo ospita, e il ragazzino che segue come una telenovela il gossip musicale.
Il bello è che alla fine scambiano anche noi, puri e duri appassionati musicali, per quei ragazzini e finisce che i nostri coetanei ci guardano con pietà quando diciamo loro che siamo musicisti,giornalisti o collezionisti.
Il ragazzino, povero cristo, è davvero sfruttato. La sua psicologia adolescenziale,in crisi di natura,com’è naturale in un processo accelerato di crescita, viene comprata e venduta.
Eppure anche da lui c’è da imparare. Sì perché il ragazzino la “sua” musica la sostiene eccome. Spende tutta la paghetta per il disco dei Finley e prende il treno di nascosto per andarli a vedere. E’ giusto che di conseguenza i suoi idoli abbiano il loro momento di celebrità (sì,perche il ragazzino ha il coraggio di scaricarli mentre noi ci portiamo dietro certi fantasmi che non fanno un disco decente da dieci anni). Io invece conosco intenditori di musica che non spendono un soldo per la propria passione e ora che c’è internet più che mai.
Sono gli stessi appassionati che poi non vanno a vedere il concerto organizzato con fede,passione e fatica da uno dei pochi locali ”live” sopravissuti della città per guardare il reality della Ventura.
I veri rincoglioniti forse siamo noi. Noi che non ci sosteniamo e anzi, forse per reazione a Mtv, ci auto-ghettizziamo in un comodo insuccesso riscattato solo nella vecchia discoteca di casa che,anche se non aggiornata, ha ancora il suo valore.
Eppure dentro tutti sappiamo che le cose possono tornare a non girare in modo stupido. I paradossi non sono la realtà e, in qualche maniera, non possono durare. Speriamo bene.
lunedì 10 novembre 2008
...AND THE WINNER IS...
Il Ponte di Zan
Un grazie di cuore a tutti gli artisti che hanno partecipato. Tutti meritavano la vittoria e,come membro degli staff-giuria, vi assicuro che abbiamo cambiato idea un sacco di volte coinvolti dall'emozioni di Zazza e dalle sonorità di Valentina Amandolese.
Ma alla fine si è deciso di privilegiare l'energia del gruppo savonese.
E' stata una rassegna bellissima e io mi sono divertito un sacco.
Zibba,febbricitante,si è collegato telepaticamente con me poi visto che non capivo un cazzo mi ha mandato un sms.
Complimenti a Valentina per avere vinto il sondaggio del sito (162 voti! ) .
venerdì 7 novembre 2008
STASERA SI DECIDE IL CONTEST !
giovedì 6 novembre 2008
IL PROGRAMMA UFFICIALE DI SU LA TESTA 2008 !
GIOVEDI 27 NOVEMBRE
BACCINI
Max MANFREDI
Jack HARRIS
VENERDI 28 NOVEMBRE
I BELLI FULMINATI NEL BOSCO
Beatrice ANTOLINI
Wendy COLONNA
SABATO 29 NOVEMBRE
Esmeralda e il BARRIO ELECTRICO
John POINTER
Gianpiero ALLOISIO - Edmondo ROMANO
Ogni sera interventi teatrali curati da
Enrico ARETUSI
con Giovanni Ansaldi, Sabrina Bonanato, Laura Buonocore, Alessandro Borea, Andrea Di Noto, Barbara Ferro, Liliana Franchello, Sara Ogando dos Santos, Gabriele Puggelli, Piera Siniscalchi
E' inoltre prevista l'esibizione e la premiazione dei vincitori del
SU LA TESTA CONTEST
e molte sorprese fuori cartellone...
martedì 4 novembre 2008
BACCINI A SU LA TESTA 2008 !
Non ha certo bisogno di presentazioni Francesco Baccini; talentuoso entertainer,cantautore e musicista che ha attraversato gli ultimi 25 anni della musica italiana in molte vesti; tra reality e collaborazioni con miti del calibro di Faber o Festival di Sanremo quanto Tenco senza mai perdere la propria personalità divertente scanzonata mai fine a se stessa.
La sua esibizione,in esclusiva per Su la testa 008,sarà un piano "solo" che avrà un effetto di sicuro impatto emotivo sul pubblico che ci attendiamo numeroso.
Francesco ha saputo cantare con la stessa lucidità artistica di Curcio quanto del gatto Berenice;il suo sguardo disincantato sulla realtà insieme a una voce espressiva è stato il grimaldello che ha aperto i cuori di tanta gente per anni e senza mai ingombrare ma sempre con il buon senso della simpatia e dell'ironia.
Proprio quest'anno compie vent'anni di carriera iniziata conla pubblicazione del singolo " Mamma dammi i soldi" nel 1988. Già l'anno dopo avrebbe vinto il Tenco. Ha collaborato,oltre che con De Andrè, con personaggi del calibro di Jannacci e Branduardi.Ve l'avevamo detto che sarebbe stata una super edizione!
SU LA TESTA !
SU LA TESTA: I FINALISTI di VENERDI 7 NOVEMBRE ! ! !
Ecco i nomi dei finalisti del SU LA TESTA CONTEST:
zazza
valentina amandolese
il ponte di zan
Le band si "sfideranno" venerdì prossimo, il 7 novembre, al Raindogs di Savona
e alla fine della serata si scoprirà quale formazione salirà sul palco di SU LA TESTA!
La giuria ci tiene a precisare che la scelta è stata difficile, e che meritavano di vincere tutti i partecipanti. Senza false ipocrisie.
Siamo comunque lieti che questo contest abbia portato una ventata di musica originale e interessante.
Il Raindogs vuole premiare inoltre le band Esmen e Venus in Furs
dedicando a queste due formazioni una serata nel programma del locale.
Per ogni informazione scrivete a zoo@albenga.com
GRAZIE A TUTTI!!!
CI SI VEDE AD ALBENGA!!!
Zoo
&
Raindogs
Raindogs
lunedì 3 novembre 2008
CHITARRE CONTRO LA PIOGGIA !
E dopo una bella lavata ci siamo riscaldati nell'infuocata ultima serata del SU LA TESTA CONTEST prima della finalissima di Venerdì prossimo. Il freddo e l'umido,il forte vento in autostrada non è riuscito ad arruginirci le ossa anche grazie al calore dell'atmosfera del RAINDOGS e dopo la mia ennesima figuraccia al microfono è partito il contest.
Il primo a salire sul palco è stato Mauro Cipri.
Chitarra e armonica come ai vecchi tempi,una voce salda e testi molto partecipati; nessuno più di me sa come sia difficile proprosi chitarra e voce, ma Mauro la sa lunga; mi piace l'approccio disincantato con lo strumento,sempre tirato mai discendente,mai con un calo di tensione.
Anche i testi sono particolari curati nel lessico e nella costruzione della strofa,appoggiati sulla musica e intrecciati ad essa con cura e attenzione.
Mi piace molto "Il testimone" dall'incedere sbarazzino su una melodia davvero intrigante e poi anche molto l'altra canzone,quella sulle note ipnotiche... vabbè devo trovare il modo di farmi dare qualcosa di registrato.
Comunque Dio abbia in gloria la proposta più chiara che c'è. Cuore,chitarra e voce su un palco.
A seguire un interessante duo. Marco & Andrea Oliveri sono cartavetro,colla,sabbia.
Le loro canzoni hanno testi ruvidi e originali. Mi sono piaciuti molto perchè io sono un cultore dei testi e mi piacciono le canzoni asimmetriche,senza tempi ovvi che tengono sospeso il fiato sopra parole che bruciano.
E loro sono così. Mentre Mauro accarezzava le parole Marco & Andrea ne fanno un muro contro il quieto vivere,la banalità,il falso ottimismo.
E così tra una spruzzata di Dylan e un pizzico di Neil Young ma un pò più abrasivi hanno portato a termine un'esibizione coraggiosa e applauditissima che meritava forse anche un bis.
Un'altra splendida serata festeggiata con un panino al salame tanto per mettere fieno in cascina per abbassare il tasso alcolico;non sia mai che mi tolgono la patente per due birrozze e che io non possa venire alla finalissima di Venerdì!
Imperdibile!
O almeno così dicevo a Zibba che con la solita prolissità mi ha guardato e dopo aver impercettibilmente sorriso di sopracciglia ha detto "Sì".
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